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Zagrebelsky e i Maestri: “Ci manca chi insegni il dubbio”

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“La società contemporanea è fatta di scontri, dopo i talk show ci si chiede: ‘chi ha vinto?’. Dovremmo chiederci, invece: ‘chi mi ha dato spunti di riflessione, motivi per dubitare?”. La mancanza di coloro che sappiano tracciare vie nuove in un dibattito esausto, annichilito dalla logica di una guerra retorica senza quartiere, è al centro del nuovo libro di Gustavo Zagrebelsky, professore emerito di diritto costituzionale, già presidente della Corte Costituzionale: Mai più senza maestri, edito da Il Mulino, che inverte un celebre slogan sessantottino. Al Salone Internazionale del Libro di Torino 2019 il giurista torinese è tornato venerdì 10 maggio, in un dialogo con il direttore de L’Espresso Marco Damilano, e ha indicato nel dubbio la via maestra da seguire per rigenerare il confronto culturale attuale. Ma è necessario, ha aggiunto, rompere lo schema del consenso: “L’influencer deve piacere a tutti costi, i maestri no”.

Ecco cosa ha risposto, al termine dell’incontro:

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PAOLO PIACENZA

JACOPO TOMATIS