“Torino centro aperto”, cambiano gli orari di ingresso per i veicoli in centro

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Questa mattina, 26 febbraio, la giunta comunale di Torino ha approvato una nuova delibera per la regolamentazione del’accesso dei veicoli nel centro cittadino. “Se si regolarizza la sosta, si potrà entrare con la propria macchina in centro”, ha affermato la sindaca Chiara Appendino in conferenza stampa. La delibera si inserisce nel progetto “Torino centro aperto”, portato avanti dalla prima cittadina e dall’assessora ai Trasporti Assunta Lapietra. L’atto della giunta prevede un cambio negli orari di accesso al centro. Se la ZTL prevedeva che tra le 7:30 e le 10:30 solo i mezzi dotati di permesso potevano circolare, ora, l’orario viene esteso dalle 7:30 alle 19:30.

In queste 12 ore l’accesso sarà consentito a tutti i veicoli , che dovranno pagare una sorta di ticket. Le tariffe sono stabilite con il criterio  del “chi inquina paga di più”. Si va dal pedaggio gratuito per i veicoli elettrici ai 5 euro per quelli a diesel. “Si pagherà a seconda delle emissioni”, assicura Lapietra. “I soldi delle sanzioni per chi non rispetta la nuova delibera serviranno per rivitalizzare l’efficienza, la funzionalità e lo sviluppo della rete dei trasporti nel centro cittadino”, ha aggiunto l’assessora. “Il centro deve tornare a essere vivibile da tutti e per tutti”, gli fa eco Appendino. Ma in sala, non mancano le perplessità di fronte alla delibera. “Se il tema è regolarizzare la sosta, perché non aumentare il numero dei vigili?, ha affermato Maria Luisa Coppa, presidente dell’Ascom Confcommercio Torino e Provincia, preoccupata dai possibili effetti sulle attività dei commercianti che operano in centro.

“Ci rendiamo conto che un cambiamento così significativo, richiede un percorso di concertazione e di ascolto. Tutti gli assessori hanno firmato la delibera. Il provvedimento va nella direzione dell’indirizzo che ci siamo dati da quando abbiamo iniziato a governare questa città”, ha risposto Appendino. Per la prima cittadina, “esistono i commercianti, ma anche i residenti, le scuole e tutta una serie di persone che vivono in centro”.

RICCARDO PIERONI