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Sottodiciotto diventa maggiorenne: il 31 marzo parte il festival del cinema per i giovani che punta su nuovi pubblici

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di Lisa Di Giuseppe

Steve Della Casa, il direttore artistico di Sottodiciotto, è visibilmente fiero: la sua creatura raggiunge finalmente la maggiore età, con la diciottesima edizione, che partirà il prossimo 31 marzo. Il festival, figlio della collaborazione tra Comune e Aiace Torino, quest’anno punta soprattutto su un allargamento del pubblico: la nuova prospettiva si concretizza nel cambio del nome, che diventa Sottodiciotto Film Festival & Campus, a indicare l’aspirazione a coinvolgere anche gli universitari. Cambia anche l’organizzazione, che sposta sia la data – per evitare sovrapposizioni con il Torino Film Festival – sia l’equilibrio dei finanziamenti: per la prima volta infatti il festival attinge per la maggior parte a fondi privati, grazie ai contributi degli sponsor, oltre al patrocinio e ai fondi di Comune e Regione.

Al centro del programma di quest’anno ancora una volta tematiche importanti per ragazzi, come la scuola o l’espressione dei sentimenti. Oltre ai film che li riguardano, il festival si articola in numerosi concorsi che permettono ai ragazzi stessi di esprimersi attraverso cortometraggi. Numerosissime le anteprime: spiccano Revengeance, film d’animazione indie di Bill Plympton, Swiss Army Man, Little Men, Screen Agers e Bulli a metà, lungometraggio d’esordio del regista sedicenne Davide Mogna, che aveva già partecipato a un’edizione precedente di Sottodiciotto con un corto.

In più, omaggi e appuntamenti speciali per celebrare compleanni e ricorrenze: saranno proiettati contenuti inediti di Boris per i dieci anni dall’esordio della serie alla presenza di creatori e interpreti, mentre interverrà il disegnatore Altan all’appuntamento dedicato alla nuova serie di episodi della Pimpa. Avrà luogo anche un omaggio al regista iraniano Abbas Kiarostami, con la proiezione in anteprima nazionale della versione restaurata di Close-Up, oltre che del corto di Nanni Moretti Il giorno della prima di Close-Up. Altro capitolo, i cartoni animati, da sempre importantissimi nella produzione culturale torinese: in particolare, Andrea Pagliardi ha curato Cartoni oltre Cortina, una retrospettiva sul cinema d’animazione nell’Urss tra gli anni ’50 e ’80 del Novecento.

Tanti anche i contributi che nascono da collaborazioni: CinemAutismo, Save the Children, Cartoons on the bay (Rai) e Sacher Film sono solo alcuni dei nomi che hanno partecipato all’organizzazione. Centrale anche la serata Zombie organizzata per il primo aprile al Teatro Regio in occasione di Biennale Democrazia: ospiti d’eccezione Dario Argento e Peppino Ortoleva. Oltre alle partecipazioni squisitamente cinematografiche ci sono poi altri appuntamenti di approfondimento, organizzati dal Dams dell’Università di Torino e dalla Scuola Holden. Un appuntamento per tutti i gusti, che riafferma il ruolo centrale di Torino nel panorama culturale italiano.