Lavoratori Anaste in sciopero: “Sul contratto proposte inaccettabili”

condividi

Decine i lavoratori dell’Anaste – Associazione nazionale strutture per la terza età – che questa mattina hanno aderito al presidio regionale indetto dalle sigle sindacali Funzione Pubblica Cgil, Cisl Fisascat, UilTuCS e UilFpl. Alle 10 in punto, con striscioni e volantini, si sono recati dinanzi alla sede dell’Anaste di via Massena 20 per far sentire la loro voce contro le “inaccettabili” proposte fatte dall’associazione per il rinnovo del contratto nazionale, “quali aumento dell’orario di lavoro da 38 a 40 ore settimanali; riduzione dal 15% al 5% della maggiorazione per il lavoro straordinario; riduzione, fino all’azzeramento dei permessi retribuiti; aumento medio di 19 euro dopo 8 anni di mancato rinnovo del contratto”.

La protesta si è svolta contestualmente allo sciopero proclamato per l’intera giornata in tutte le strutture del territorio nazionale, nonostante siano stati salvaguardati i servizi minimi essenziali all’utenza nelle strutture. In totale si parla di circa 20mila addetti al comparto, di cui circa 4.500 lavoratori nel Piemonte. “Vogliamo che vengano riconosciuti i nostri diritti – hanno gridato a squarciagola i lavoratori – e che si rinnovi il nostro contratto. Aspettiamo da nove anni”.

Alle 13 si è svolto l’incontro in Regione tra i rappresentanti delle sigle sindacali e l’assessore al Lavoro, Gianna Pentenero. Presenti una delegazione dei lavoratori e una rappresentante di Ascom Confocommercio, mentre la grande assente al tavolo era proprio Anaste: l’associazione nazionale strutture per la terza età si è trincerata dietro un secco “no comment”. Nel corso dell’incontro l’assessore regionale ha assicurato l’intenzione di provare a convincere Anaste a prendere parte a un tavolo regionale per trovare una soluzione che metta d’accordo le parti in causa. Il rinnovo contrattuale dei lavoratori sarà affrontato anche su scala nazionale.

CRISTINA PALAZZO
FEDERICO PARODI