La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

LIBERATO e quel concerto nella Capitale. “Romaliberata.com” è una bufala?

condividi

“LIBERATO canta ancora”. Con questa didascalia il musicista incappucciato di NOVE MAGGIO e GAIOLA PORTAFORTUNA posta i suoi videoclip su Facebook e fa il pieno di commenti, mi piace e condivisioni: migliaia di interazioni in pochi minuti. Il successo social è lo specchio della realtà: il fenomeno LIBERATO è esploso in tempo record, e con soli sei singoli ha raccolto un incredibile numero di appassionati. Lo ascoltano tutti: napoletani e non (nonostante i suoi testi siano un mix di dialetto partenopeo, italiano – poco – e inglese), genitori e figli, sofisticati cultori di musica elettronica e amanti della tradizione canora nata ai piedi del Vesuvio. Spesso si dice che LIBERATO suscita interesse nei suoi ascoltatori grazie al mistero che circonda la sua identità. In parte è così, in parte dipende dalla musica. Se LIBERATO, infatti, non incontrasse i gusti di così tanti ascoltatori in tutta Italia, la ricerca del volto che si cela sotto il cappuccio e la bandana non sarebbe così accattivante. Invece le teorie si sprecano: c’è chi lo identifica con il neomelodico Livio Cori, chi con lo scrittore di Scampia Emanuele Cerullo, chi addirittura lo vuole ragazzino carcerato a Nisida. Supposizioni, certo. Ma quando le supposizioni sono prese troppo sul serio, o trasformate in certezze, rischiano di diventare bufale. Così potrebbe essere per un fantomatico concerto di LIBERATO a Roma.

Una breve cronologia ci sarà utile a mettere a fuoco il contesto. Maggio è il mese delle rose e di LIBERATO, che nel logo ha una rosa. Il suo pezzo di esordio si intitola NOVE MAGGIO, e il 9 maggio 2017 è stato rilasciato TU T’E SCURDAT’ ‘E ME, il singolo più ascoltato su Spotify. Per il maggio corrente i fan del cantante aspettavano una sorpresa, e LIBERATO non li ha delusi. Il 2 e il 3 maggio sono stati rilasciati due nuovi pezzi, INTOSTREET e JE TE VOGLIO BENE ASSAJE, il primo a 12 ore di distanza dal secondo (contro una precedente media di una traccia nuova ogni tre mesi). Il 3 maggio arriva anche l’annuncio di un concerto a Napoli, che ha riunito a Mergellina 20mila persone da tutta Italia. I giornali hanno capito la portata del fenomeno LIBERATO e hanno acceso i riflettori su ogni suo movimento. L’evento sul Lungomare viene ampiamente trattato, qualcuno anticipa una tappa milanese del 9 giugno, successivamente confermata dal musicista su Facebook insieme a un’altra esibizione del 6 luglio a Locorotondo, in Puglia. Alcune testate però parlano di una data romana il 9 luglio non confermata da LIBERATO. Tra quest’ultime alcune riviste specializzate (come questa e questa) e Il Fatto Quotidiano di venerdì 18 maggio, che a pagina 21 esibisce data e luogo della tappa in Magliana. Non esistono elementi per sostenere che il Fatto, tra gli altri, abbia preso una cantonata. Tuttavia al momento ancora manca la conferma di un concerto che il giornale di Travaglio dà per sicuro.

 

 

L’equivoco è nato probabilmente dal sito www.romaliberata.com uguale in tutto e per tutto (tranne che per la location: Roma al posto di Milano) a www.milanoliberata.com. Quest’ultimo, ancora attivo, è stato linkato da LIBERATO sui social in modo da consentire ai fan di prenotarsi per la data nel quartiere Barona con mail e nominativo. Dopo pochi minuti dall’annuncio, milanoliberata.com ha dichiarato il sold out: “Abbiamo momentaneamente raggiunto la massima capienza. Stay tuned”, recita una scritta visibile sul sito. Anche romaliberata.com esibiva il tutto esaurito, eppure LIBERATO non ha mai sponsorizzato nessuna data nella Capitale sui suoi canali social, come ha fatto in precedenza secondo una prassi consolidata. Probabilmente il dominio si è diffuso tramite un passaparola su internet.  

Al momento romaliberata.com è irraggiungibile perché è stato bloccato dallo stesso proprietario del sito (il codice di riferimento è 403). A questo indirizzo è possibile comunque consultare il codice in cui compare “Brownie”, il nome del template. A una prima analisi osserviamo che il dominio milanoliberata.com è presente nelle linee di testo, come se romaliberata.com fosse stato clonato da quest’ultimo. Inoltre restano alcuni indizi della traccia musicale che partiva in loop dopo aver tenuto la finestra aperta per qualche minuto: si tratta di un file dal nome “romaliberata.mp3” caricato direttamente dal computer (quindi non dal cloud).

Altri elementi facevano pensare a una boutade. Con una breve analisi (ripetibile inserendo gli indirizzi nella barra di ricerca qui), fatta al momento in cui il sito era ancora attivo, si scopre che i proprietari di entrambi i domini sono coperti dall’anonimato. Tuttavia romaliberata.com è stato aperto alcuni giorni dopo milanoliberata.com. E se il primo dominio è stato acquistato tramite Tucow Domains, il secondo invece è stato registrato su Go Daddy. Sia chiaro che un modus operandi diverso non prova nulla, ma alimenta qualche dubbio in più sulla fondatezza della notizia riportata dal Fatto. Come già detto, infine, su entrambi i siti compariva il banner della Converse, sponsor degli eventi e della linea di abbigliamento con il marchio di LIBERATO. Contattata da Futura News, l’azienda non ha confermato o smentito la tappa romana.

Nonostante alcuni elementi suggeriscano che sia meglio prendere con le pinze un eventuale live in Magliana, questa testata non è in grado di smentire al cento per cento che il 9 luglio LIBERATO sarà a Roma. E’ vero, al musicista piace sorprendere. Noisey, ad esempio, dice che LIBERATO è un come un gioco, in cui suoi fan interpretano il ruolo degli investigatori. Tuttavia il Fatto avrebbe dovuto argomentare un semplice boxino, citando fonti affidabili e approfondendo una questione problematica. Il sito romaliberata.com, da solo, non rappresenta una prova affidabile. E considerando le folle che LIBERATO riesce a raccogliere ai suoi concerti, tantissime persone sarebbero interessate a una conferma del live romano.

GIUSEPPE GIORDANO