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Comune di Torino, il Pd accusa: Paolo Giordana ancora attivo con le vecchie mansioni

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Sembra che Paolo Giordana non abbia del tutto abbandonato la stanza di Palazzo Civico dove sedeva prima di essere costretto a dimettersi dall’incarico di capo di gabinetto della sindaca Chiara Appendino.

Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato un’interpellanza a riguardo, dopo che Giordana è stato visto in più di un’occasione al suo posto negli uffici comunali, ben oltre la data del 1 novembre. Da quel giorno, infatti, avrebbero dovuto diventare effettive le sue dimissioni da collaboratore della sindaca, in seguito allo scandalo dell’intercettazione telefonica, nella quale Giordana chiede a Walter Ceresa, amministratore delegato di Gtt, di intercedere per stracciare una multa da 90 euro ricevuta da un suo amico.

Dopo le presunte dimissioni, Giordana è stato spostato negli uffici della Direzione organizzazione del Comune. Tuttavia è stato notato in ufficio di sicuro in data 16 novembre, e poi in diverse altre occasioni, da membri del Consiglio comunale e dal personale del Comune. Da qui scaturisce l’interpellanza firmata dai consiglieri di opposizione Stefano Lo Russo e Chiara Foglietta, prevista per lunedì 11 dicembre, ma riprogrammata per il 18. A rispondere – a porte chiuse, come prevede il regolamento – sarà la sindaca Chiara Appendino.

Fonti interne al Comune dicono che Giordana starebbe ancora svolgendo le sue funzioni, ricevendo nel suo ufficio anche alcuni assessori. Oggetto dell’interpellanza anche la candidatura di Giordana al bando di concorso per accedere alla selezione del progetto “Formare per Innovare – Una proposta tra il programma di base e progetto formativo speciale. Anni 2017-2021”. Si tratta di un percorso formativo-selettivo per accedere a un avanzamento di posizione all’interno della macchina amministrativa locale.

Giordana viene descritto da molti come “inventore” della campagna per il Comune messa in piedi attorno a Chiara Appendino. Ex seminarista e sacerdote della Chiesa autonoma del Patriarcato autocefalo di Parigi, Giordana entra in Comune nel 1997 con il liberale Paolo Peveraro, poi tra il 1999 e il 2001 milita in Alleanza nazionale. In seguito entra in orbita Pd, prendendo anche la tessera per un breve periodo e collaborando alla prima campagna elettorale di Fassino nel 2011.

Dai giornali viene dipinto come la mente dietro la sindaca, che si affida in tutto e per tutto a lui in quanto grande conoscitore della Sala rossa. Plenipotenziario titolare di ogni delega possibile, sembra non aver mai trovato il gradimento di assessori e consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle. Forse Giordana ha pagato i mal di pancia della maggioranza. Infatti c’è la sua presenza dietro l’organizzazione della tragica serata di Piazza San Carlo del giugno scorso e il suo lavoro nella situazione difficile venutasi a creare in Gtt.

Tre sono le questioni poste dall’interpellanza: se ci siano procedimenti disciplinari aperti a carico di Giordana; se sia opportuno che lui partecipi a quel bando e se sia ancora lui il Capo di gabinetto della sindaca Appendino. Interpellato per un commento sui fatti che lo riguardano, Giordana si è rifiutato di rispondere alle domande.

DAVID TRANGONI