“Mediamente Bullo”, un progetto di ascolto e monitoraggio

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Il bullismo è “un’emergenza educativa” che coinvolge i ragazzi. Soprattutto gli studenti delle scuole medie. Questa mattina, mercoledì 27 febbraio, nella sala conferenza stampa della Regione Piemonte, è stato presentato il progetto “Mediamente Bullo”, nato dalla collaborazione tra Rotary International – Distretto 2031, l’Onlus Esseri Umani e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte.  Il progetto prevede la costituzione di nove punti di ascolto in altrettanti istituti scolastici delle province di Novara e Torino. I centri si avvarranno delle competenze neuroscientifiche di alcuni soci dei club Rotary. Psicologi e neuroscienziati aiuteranno studenti, insegnanti e famiglie nel contrastare il bullismo.

“Un fenomeno che è ben presente tra i giovanissimi”, ha affermato l’assessora regionale all’Istruzione Gianna Pentenero. “Vi è una difficoltà di lettura. Dobbiamo fare un passo in avanti, per risolvere un problema che si basa sulla violenza e sulle situazioni di conflitto”. Pentenero ha ricordato l’impegno della Regione sul tema, con  la recente approvazione della legge regionale contro il bullismo e il cyberbullismo. “Mediamente Bullo” è un progetto che “dà uno strumento di monitoraggio”, ha spiegato Antonietta Fenoglio, magistrato in pensione e Governatrice del Distretto Rotary 2031. “È importante risolvere i conflitti in periodo adolescenziale, in modo da ridurre i reati anche nel campo degli adulti ”. “Bisogna lavorare sui ragazzi per avere dei cittadini più responsabili”, ha sostenuto Fenoglio. Ed è importante anche lavorare sul territorio, come ha sottolineato Juri Nervo, presidente di Esseri Umani: “Continuità e presenza sono le due parole chiave nella lotta al bullismo”. La presenza si sviluppa con la ”costituzione di sportelli e punti di ascolto rivolti a genitori, ragazzi e insegnanti”. Ma anche attraverso Internet. Nervo ha presentato questa mattina il portale di Mediamente Bullo , uno spazio digitale aperto, basato sulla cultura della mediazione, perché “litigare aiuta”. “Saper stare nel conflitto con un atteggiamento positivo è fondamentale per risolvere un problema” . Un problema – quello del bullismo – che è frutto di “un difetto relazionale”. I punti di ascolto “danno la possibilità di bloccare l’evoluzione del comportamento bullistico”.

Intanto, nell’attesa che il progetto “Mediamente Bullo” venga realizzato, ci sono degli sportelli già operativi all’interno di due dei nove istituti coinvolti: l’ I.C. “Marconi – Antonelli” e la scuola secondaria di primo grado “Norberto Bobbio”.

 

RICCARDO PIERONI