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Istat: popolazione in calo. Nomine UE, le candidature di Von der Leyen e Lagarde. Libia: bombardato centro di detenzione per migranti

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Ieri notte un aereo dell’aviazione del generale Haftar ha bombardato un centro per migranti accanto alla base militare libica di Dhaman, dove le milizie fedeli al governo del presidente Fayez al-Serraj hanno concentrato le loro riserve di munizioni e di veicoli militari. Nell’hangar in cui alloggiavano erano presenti almeno 120 persone, il bilancio questa mattina ha già raggiunto la cifra di 60 migranti uccisi.

Caso Sea Watch: il gip Alessandra Vella ha deciso in serata di non convalidare l’arresto di Carola Rackete. Secondo l’ordinanza del giudice non ha violato le leggi e non ha commesso abusi. La capitana della Sea watch 3 è libera di andare, da subito, dove vuole. Il decreto sicurezza bis, ha sentenziato il gip, non può essere infatti applicato nelle situazioni di salvataggio come quella in esame. C’è stata resistenza a pubblico ufficiale, per non aver rispettato l’alt della Finanza, ma è giustificata «dall’adempimento di un dovere: salvare vite umane in mare» ha dichiarato il Gip. I porti della Libia e della Tunisia aggiunge non possono essere considerati scali sicuri.

In Russia almeno 14 marinai sono stati uccisi da un incendio scoppiato a bordo di un sommergibile della Marina militare di Mosca. L’incidente risale a lunedì, ma il ministero della Difesa ne ha dato notizia solo ieri. Il sommergibile era progettato per studiare e mappare gli abissi e non è da escludere che fosse impegnato in attività di intelligence. Potrebbe essere questa la ragione della segretezza.

In Europa invece, dopo giorni di trattative sono arrivate le prime nomine ai vertici dell’unione. Intanto questa mattina prima fumata nera per l’elezione del nuovo presidente del parlamento europeo, dopo la prima votazione nessuno dei candidati ha ottenuto il quorum necessario. L’eurodeputato del Pd David Sassoli ha ottenuto 325 voti, sette in meno per essere eletto 

Il tar del Lazio ha annullato per irregolarità il concorso per la nomina di 2900 presidi che era arrivato ormai alla fase dei colloqui orali. Al concorso hanno partecipato 15 mila persone. Il ministero dell’Istruzione si prepara a contestare la decisione con l’appello al Consiglio di Stato, mentre i sindacati parlano di «disastro» e di un «calvario» per le persone coinvolte. Secondo la decisione del Tar, all’interno della commissione esaminatrice facevano parte persone che versavano in condizione di incompatibilità, rendendone nullo l’operato.

Pubblicati gli ultimi dati demografici dell’Istat. La popolazione italiana censita al 31 dicembre del 2018 è inferiore di oltre 124 mila unità rispetto all’anno precedente. Quarto anno consecutivo anno di diminuzione: dal 2015 sono oltre 400 mila i residenti in meno. Crisi anche sul piano delle nascite, in diminuzione nel 2018 di oltre 18 mila unità rispetto al 2017 pari al -4%. Il numero di cittadini stranieri che lasciano il Paese è in lieve flessione mentre è in aumento l’emigrazione di cittadini italiani (+1,9%).