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Fridays For Future, 5mila in piazza contro il cambiamento climatico

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“Ho sognato questa notte un mondo senza inquinamento ma qui c’è troppa indifferenza e silenzio in Parlamento” è questo il grido che si alza dalle strade di Torino. Sono 5mila i giovani e gli anziani scesi in piazza per protestare contro il cambiamento climatico (contro i 100mila nel settembre 2019). A fianco degli organizzatori Fridays for Future c’erano anche il collettivo femminista Non una di meno, gli Extinction Rebellion e Greenpeace.

Un corteo pacifico che ha ospitato numerose azioni di protesta. All’inizio il lancio di pesci davanti al palazzo della Regione, per denunciare il problema della siccità in Piemonte. Subito dopo proteste davanti alla sede Iren, per contestare il recente accordo tra la società elettrica e l’azienda israeliana Mekorot. Poi, lo striscione “Acqua per tutti, champagne per pochi” di Extinction Rebellion, sopra la fontana di Piazza Solferino. Accanto all’acqua colorata di rosso, tre sirene morte sul bordo della vasca. E ancora la scritta “Università della guerra” davanti al Politecnico, per criticare gli accordi dell’ateneo con Frontex, e il funerale di ToBike, l’ormai defunta catena di biciclette sharing di Torino.

Le attiviste di Extintion Rebellion sulla fontana di Piazza Solferino
Pesci marci di fronte al palazzo della regione Piemonte

“Non c’è più tempo”, intonano i manifestanti. L’obiettivo è quello di sollecitare le istituzioni a considerare prioritaria la lotta contro i cambiamenti climatici. Ma il dialogo sembra aperto. Greenpeace, ad esempio, racconta di aver chiesto un ricevimento all’assessora per la transizione ecologica Foglietta, per il caso ToBike.

Non è la prima protesta di questo tipo. A febbraio scorso due attivisti si sono appesi sul ponte della Gran Madre. Qualche mese dopo altre attiviste si sono incollate alle porte della regione, per richiamare l’attenzione sui livelli critici dei fiumi torinesi. E ancora nell’estate due ragazze incatenate al balcone del Presidente della Regione. Lo striscione recitava: “Crisi climatica. Siccità, è solo l’inizio”.

Il “funerale” di ToBike