Il percorso del gusto di Slow Food al Salone del Libro

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Non solo libri al Salone del Libro, ma anche cibo e educazione al gusto. A coinvolgere i più piccoli ha pensato Slow Food, che nell’ambito dell’iniziativa “Gastronomica-parlare e leggere di cibo” ha organizzato due laboratori dedicati ai bambini dai 6 ai 10 anni. Entrambi prendono le mosse da due libri editi da Slow Food dedicati proprio ai ragazzi, uno che verte sul fascino degli orti, l’altro sull’imparare a conoscere il miele.

Lo scopo: educare, fin dalla più tenera età, a gustare appieno e consapevolmente ciò che arriva in tavola. E i bambini non vedono l’ora: partecipando a giochi e quiz i piccoli entrano subito nell’argomento, entusiasti di partecipare e vedere che le risposte che danno sono giuste. I due eventi sono stati prenotati dalle classi scolastiche coinvolte con molto anticipo: ogni laboratorio ospita una ventina di bambini, guidati da una coordinatrice che li accompagna lungo un percorso di educazione al gusto e al consumo responsabile.

«È la prima volta che mi occupo di così tanti bambini tutti insieme, ma quando alla fine vedo che i miei ragazzi non confondo più i fagiolini con i piselli sento di aver fatto qualcosa di buono», racconta Francesca, la studentessa di Scienze alimentari che gestisce i laboratori. L’appuntamento che riguarda il miele, per esempio, parte da un momento iniziale fortemente pratico, in cui i bambini imparano a muoversi tra frutti e verdure e imparare ad associarli a piante e fiori. Non si tratta di una conclusione scontata, considerato che sempre meno bambini hanno occasione di toccare con mano la realtà che dà origine a quel che arriva nei supermercati.

I ragazzi scoprono così passo passo che oltre ai colori e alle dimensioni frutta e verdura hanno in comune di provenire da un fiore e un’ape. Anche qui, non si tratta di un fatto scontato: «alcuni bambini si stupiscono e restano affascinati dall’idea che un piccolo insetto possa creare una tale trasformazione», continua Francesca. Di qui un approfondimento sulle api e il loro ruolo fondamentale nel panorama della biodiversità. I bambini apprendono così l’importanza di tutelare la varietà delle specie animali, soprattutto gli insetti.

L’appuntamento si conclude con una breve degustazione di due tipi di miele per i piccoli ospiti, che imparano così a distinguere le caratteristiche dei diversi prodotti e ad applicare quello che hanno appreso. Orgogliosi di aver saputo distinguere quello cristallizzato dal tipo limpido, i bambini si portano così via un’esperienza, felici di poter raccontare tutte le cose nuove che hanno scoperto. Si punta, anche qui, a creare nei bambini la consapevolezza della varietà naturale a e dell’importanza di preservarla.

Imparare a capire da dove vengono i cibi, come si producono e quanta energia serve per portarli sulla nostra tavola è fondamentale perché le nuove generazioni comincino ad apprezzare quel che consumano, senza limitarsi a prodotti di scarsa qualità e di dubbia provenienza. Si riconferma in questo obiettivo la missione di Slow Food, che da anni ormai punta a creare nei consumatori un atteggiamento più responsabile nei confronti della qualità dei prodotti e della struttura della filiera che li produce. Una sana abitudine che si apprende fin da piccoli, soprattutto in un’atmosfera di gioco come quella proposta dai laboratori di Gastronomica, lo stand di Slow Food al Salone del libro.

LISA DI GIUSEPPE