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Clean air dialogue: misure concrete per l’ambiente, Conte firma il protocollo

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L’ambiente del Fridays for future è al centro del dibattito mondiale ormai da mesi, ma questo non basta. Serve una soluzione concreta per il miglioramento della qualità dell’aria, e quindi per la vita di tutti i cittadini. Con questo obiettivo si è aperto oggi 4 giugno all’Enviroment Park di Torino il “Clean air dialogue”, una due giorni dedicata all’ ambiente con la presenza del Commissario dell’Unione Europea  per l’ambiente Karmenu Vella, che vedrà per la prima volta la nascita di un protocollo d’intesa sottoscritto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con sei Ministeri, tra cui quello dell’ambiente guidato dal ministro Sergio Costa.

Ad aprire la manifestazione il presidente del Consiglio Giuseppe Conte:

 

Come sottolineato dalla parole del Premier, l’iniziativa a favore dell’ambiente si tiene proprio nel capoluogo piemontese, una tra le città più colpite dallo smog,  Ne ha parlato la sindaca Chiara Appendino, evidenziando l’importanza delle iniziative messe in atto dal comune di Torino, dal bike sharing e l’auto elettrica, alla Ztl. “Ragazzi e ragazze stanno dicendo a noi cose che noi dovremmo dire a loro – riferisce la sindaca -, non dobbiamo fermare questa onda verde, bisogna ribellarsi con chi non agisce. Non è vero che non si possano ridurre la plastica o i rifiuti, e che non si possa fermare lo scioglimento dei ghiacciai o l’inquinamento dell’aria. Ciascuno di noi può fare la differenza, con le piccole abitudini quotidiane.”

Anche secondo Conte è possibile invertire il trend negativo dell’inquinamento atmosferico e trovare soluzioni a questo problema globale ed essenziale per la nostra vita. “L’aria che respiriamo è di tutti – conclude il Premier – , e tutti sono coinvolti. L’Italia è all’avanguardia nella lotta ai cambiamenti climatici, anche in materia di energie rinnovabili abbiamo un’efficienza energetica di primo ordine. Elimineremo la produzione di energia a carbone entro il 2020, e a settembre sarò al summit sul clima convocato dalle Nazioni Unite. Attraverso questo protocollo si inizia un percorso che che vada incontro alle esigenze dei cittadini, non solo guardando i bisogni immediati, ma per le generazioni future, dimostrando all’Europa e al mondo che l’Italia è in prima fila su queste tematiche.”

Il protocollo si prefigge l’obiettivo di creare una vera e propria segreteria politica e operativa che ha il compito di coordinare iniziative in ambito ambientale, insieme a istituzioni, amministrazioni locali e associazioni. L’intervento, con una dotazione di 400 milioni di euro, riguarderà i tre principali settori responsabili dell’inquinamento, ovvero i trasporti, l’agricoltura e il riscaldamento domestico.

“L’influenza della qualità dell’aria ha un peso sui nostri livelli di energia e sulla qualità della nostra vita – ha riferito il Commissario Ue Vella – , negli ultimi mesi abbiamo imparato quanto le persone si preoccupano dei problemi ambientali: in tutta Europa ogni anno 40 000 persone muoiono per problemi ambientali, e altri milioni soffrono di problemi di salute gravi. In Italia i costi relativi a ambiente e salute ammontano a miliardi di euro. L’aria pulita deve essere una priorità di tutta l’Europa. Tutti i settori lavorativi devono essere coinvolti in questo cambiamento: l’agricoltura, i trasporti, le istituzioni. Abbiamo bisogno di discussioni aperte, questa è la strada per soluzioni costruttive, l’obiettivo è unico: fornire aria più pulita.”

VALERIA TUBEROSI