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Bianconeri e granata : il calcio è protagonista al Salone

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Ultima giornata del Salone del Libro all’insegna del calcio. Juventus e Torino, granata e bianconeri, i due lati calcistici della città della Mole.
Questa mattina, lunedì 13 maggio, Gianluca Vialli – tra gli ultimi juventini ad alzare la coppa dei campioni – ha parlato del suo ultimo libro Goals, realizzato assieme allo scrittore Pierdomenico Baccalario.
Una raccolta di 98 mantra abbinati ad altrettante storie di grandi sportivi e campioni.
“Credo nella forza delle affermazioni ripetute più volte. I mantra hanno la capacità di riassumere i valori e le convinzioni che uno ha rispetto al proprio lavoro”, racconta Vialli. “Gianluca mi ha spiegato la sua idea e siamo partiti da alcune frasi per tracciare le storie del libro” , afferma Baccalario. Storie come quelle del ciclista Fiorenzo Magni, tra i protagonisti del giro d’Italia del 1956 (“arrivò secondo”), nonostante due problemi fisici durante alcune tappe: fratture all’omero e alla clavicola. Una storia che parte da un mantra: “Se molli una volta nella vita diventa un’abitudine”. Goals esce in un momento delicato per la vita del calciatore. Vialli sta combattendo contro il cancro. Anche se preferisce non parlare di guerra o di scontro. “Cerco di avere un atteggiamento positivo. Ho deciso di non considerare il cancro come un nemico. Lo considero un compagno di viaggio, un ospite entrato nel mio corpo. Come tanti ospiti dopo un po’ cominciano a puzzare e ho cercato di dirgli: vai per la tua strada ed io per la mia”, afferma il calciatore, con qualche lacrima sul volto, ricevendo applausi continui dai presenti in sala. “Grazie per l’energia e la forza che mi trasmettete”.

Cambiano i colori: dal bianconero al granata. Dalla storia di un calciatore a quella di una squadra leggendaria. Al Salone si è svolto nel pomeriggio un omaggio al “Grande Torino’, nel settantesimo anniversario di Superga, con la presentazione del libro Erno Egri Erbstein. Trionfo e tragedia dell’artefice del Grande Torino, scritto dal giornalista inglese Dominic Bliss.

“Questa è una sala rossa ma granata dentro” , ha affermato in apertura lo scrittore Giuseppe Culicchia, tifoso del Torino e membro della direzione scientifica del Salone.

“Il Grande Torino era mosso da forti ideali. Un simbolo per un’Italia che usciva da un terribile conflitto mondiale. Mio padre si è trovato nel crocevia delle devastanti dittature del XX secolo. Ha trovato forza da queste tragedie, non è mai venuta meno la sua dignità e l’ha trasmessa ai suoi giocatori” , ha detto Susanna Egri , figlia dell’allenatore ungherese. Una forza che sarebbe rimasta fino ai giorni nostri, secondo Franco Ossola, figlio dell’omonimo calciatore granata: “Tutti i giocatori erano bravissimi. Egri allenava la squadra in un momento in cui si ventilavano cambi e novità nelle tattiche e nei moduli calcistici”. Parole che trovano concorde il professor Enzo Siviero , rettore di ECampus – università che ha dedicato una targa commemorativa, consegnata oggi, alla squadra granata – e costruttore edile. “Io mi occupo di ponti e ne parlo spesso. Ponti che sono anche umani. Ognuno di noi nei primi anni della propria vita ha dei ricordi flash. Ne avevo quattro quando si è verificata la tragedia di Superga. Sono rimasto colpito, ascoltavo la radio e mi sono chiesto : “perché accadono certe cose? La grandezza di questa squadra è stata quella di mandare un messaggio ai giovani:  fate gioco di squadra e ritrovate i valori. I risultati non ve li regala nessuno, dovete conquistarli. Sono passati 70 anni e parliamo ancora di Superga. Come se fosse successo ieri. La squadra granata ha lasciato un riflesso importante in tutti noi. Non si è morti, si è ancora vivi”.

Stasera invece sarà presente Massimiliano Allegri , allenatore della Juventus e autore del libro “É molto semplice”. Allegri incontrerà lettori e tifosi alle ore 18, in Sala Rossa.

RICCARDO PIERONI