Associazione sovversiva: l’inchiesta che travolge Askatasuna

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Il centro sociale torinese Askatasuna è al centro di una vasta inchiesta della procura di Torino e della Digos per associazione sovversiva.

Nell’inchiesta compaiono a vario titolo i nomi di quasi un centinaio di indagati e compaiono anche reati (non meglio specificati) di terrorismo attribuiti a singoli esponenti del centro sociale. Il procedimento si innesta su migliaia di intercettazioni eseguite a partire dalla fine del 2019, dalle quali gli inquirenti ricavano, fra l’altro, che gli attivisti parlavano di egemonizzare il movimento No Tav, di infiltrarsi tra gli ambientalisti di Freedom for Future, di prestare aiuto ai migranti a condizione che aderissero alle loro iniziative e mobilitazioni.

Il caso verrà discusso la prossima settimana davanti al Tribunale del riesame di Torino: una prima richiesta di misure cautelari, infatti, è stata respinta da un gip e la procura ha presentato ricorso. Secondo le difese degli indagati, si replica che tutti i materiali raccolti dalle intercettazioni, altro non sono che conversazioni estemporanee a cui non bisogna dare peso.