Giro d’Italia a Torino – i piemontesi tifano Ganna

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Sabato 8 maggio prende il via il Giro d’Italia, che partirà proprio dalla prima capitale per celebrare i 160 anni dell’Unità, come avvenne già nel 1961 e nel 2011. La competizione, giunta alla 104ª edizione, si svolgerà in 21 tappe, per un totale complessivo di 3.450 chilometri. Ventitré le squadre in gara, con 184 ciclisti pronti a contendersi l’ambita maglia rosa.

Torino in passato è stata più volte tappa conclusiva del Giro d’Italia. In questa edizione la corsa inizia da piazza Castello, con un itinerario tutto cittadino per una gara a cronometro individuale. I ciclisti partiranno dal centro per proseguire su corso San Maurizio. Raggiungeranno poi il lungo Po, attraverseranno il Parco del Valentino, valicheranno il fiume e risaliranno da corso Moncalieri sino al traguardo, posizionato a ridosso di piazza Gran Madre. Un percorso variegato, lungo circa 9 chilometri. Tanti i nomi dei favoriti per indossare la maglia rosa fino all’atto conclusivo a Milano. Tra questi c’è quello del 21enne belga Remco Evenepoel, reduce da un brutta caduta lo scorso anno durante il Giro di Lombardia. Gli italiani, almeno per le gare contro il tempo. puntano tutto sul giovane Filippo Ganna, originario di Verbania, che ad agosto gareggerà a Tokyo per le Olimpiadi, ma c’è anche il colombiano Egan Bernal, già vincitore del Tour de France 2019, cresciuto sportivamente in Piemonte. Prenderà parte alla corsa pure il 36enne Vincenzo Nibali, giunto primo nel 2013 e nel 2016, e ultimo italiano ad aver vinto la competizione.

L’evento sarà un banco di prova attesissimo non solo per Torino, ma anche per tutta l’Italia. Il Giro infatti coinvolge un grande pubblico e da sempre permette di rilanciare le bellezze paesaggistiche e territoriali del nostro Paese, attirando appassionati da tutto il mondo. In un momento storico in cui l’Italia versa in grande difficoltà per via del Covid e delle chiusure, può rappresentare un’occasione importante sulla strada del ritorno alla normalità. Il Giro peraltro torna a svolgersi nel suo periodo abituale, dopo che l’edizione 2020 si era disputata nel mese di ottobre. La corsa sarà aperta al pubblico, che potrà seguire ogni tappa da dietro le transenne. Il presidente della regione Alberto Cirio però invita alla prudenza: “È una ripartenza, in un evento sportivo che non attira solo gli appassionati di ciclismo. Ma questo ritorno alla socialità deve essere vissuto con prudenza e buonsenso” e raccomanda di “goderselo con responsabilità”.

Il Giro d’Italia comporterà anche variazioni nel traffico: già da venerdì alle 20 sarà imposto il divieto di sosta nel centro cittadino fino al termine della gara. Inoltre, dalle 8 di sabato e fino alle 20 circa, per attraversare la città in direzione nord si dovrà passare da corso Monterotondo, ponte Balbis e corso Bramante, mentre in direzione sud sarà necessario aggirare il tracciato di gara utilizzando il ponte Regina Margherita e l’omonimo corso.