Liti condominiali nel casa-museo di Porta Palazzo

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Lo hanno raccontato come un luogo idilliaco, dove oltre 200 inquilini vanno d’amore e d’accordo e si preparano a diventare il primo condominio-museo al mondo. Ma al civico 16 di via la Salle, nel quartiere di Porta Palazzo, come capita in molti stabili meno creativi, c’è anche chi è contrario al progetto che da luglio a dicembre 2017 accoglierà artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero per realizzare interventi e opere negli spazi comuni. Alcuni condomini stranieri mostrano in generale scarso interesse, mentre la signora Ciavarella, che vive da cinquant’anni nello stabile, non usa mezze misure per esprimere il proprio dissenso: “Sono contraria, così come l’amministratore e altri proprietari. È un’appropriazione indebita: a noi condomini non è stato chiesto nulla. Non mi interessano gli artisti, in primis ci sono da ripulire le case”.

Eppure, come risulta dal documento inviato dall’artista torinese Brice Coniglio, ideatore del progetto, l’assemblea condominiale ha deliberato a favore nell’aprile 2016. In questi giorni si continua a discutere. All’ordine del giorno c’è il comodato d’uso gratuito dell’ex portineria, riaperta da più di un mese. E qui il mistero s’infittisce: l’amministratore Francesco Burrelli nega che ci sia stata un’autorizzazione alla riapertura, Brice Coniglio afferma invece il contrario. L’assemblea, convocata lunedì 5 giugno, non ha raggiunto la maggioranza e l’amministratore ha rinviato la riunione a data da destinarsi. Nel frattempo i lavori di ristrutturazione di quello che sarà lo spazio destinato ad accogliere i visitatori continuano tra qualche mugugno dei residenti.

Il programma internazionale di residenza “ViadellaFucina16” è stato annunciato lo scorso 24 maggio sul sito di Kaninchen-Haus, organizzazione culturale no-profit di cui Coniglio è fondatore e direttore artistico. Gli artisti aspiranti residenti stanno compilando in massa l’application form online; soltanto nei primi tre giorni di call si contano 50 richieste di partecipazione. Un numero destinato a lievitare sino alla scadenza, prevista per il prossimo 25 giugno.

Ovviamente c’è anche chi è a favore dell’iniziativa. Come Shosmoy Uddin, 19 anni. Viene dal Bangladesh e da cinque mesi vive in via la Salle 16: “Mi vergogno a portare un mio amico qui, si spaventerebbe – dice con un filo di tristezza – Sarebbe bello se rifacessero il giardino, sono disposto anche a dare una mano. C’è già stato un miglioramento in queste settimane: prima al piano terra c’erano dei clandestini che venivano a drogarsi…”.

Shosmoy Uddin, 19enne bangladese residente nel condominio

Per capire la situazione in cui versa questo palazzo ottocentesco basta dare un’occhiata all’esterno: il portone si apre digitando un codice numerico su un moderno tastierino, ma al suo fianco c’è l’impianto tradizionale, con fili penzolanti e tasti rotti. “Citofono non funziona”, si legge in un pezzetto di carta affisso da un condomino con tanto di numero di cellulare in calce. I muri interni sono scrostati, le ragnatele avvolgono le ringhiere e c’è una sensazione di sporco diffuso. “È ridotto così per la cattiva gestione dei vecchi proprietari, anche se resta un edificio suggestivo. L’idea di Brice è geniale e ha già dato i primi risultati”, racconta Mauro Corino, da 15 anni locatore nello stabile.

I finanziamenti di “ViadellaFucina16” sono il risultato della vittoria di due bandi. Il primo, del valore di 36mila euro, indetto dalla Societa italiana degli autori ed editore (SIAE) e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT); il secondo, di 20mila euro, istituito da Compagnia di San Paolo. “Il progetto ha vinto il bando ‘Abitare una casa, vivere un luogo’, rivolto allo sviluppo delle comunità – spiega la dottoressa Elisa Saggiorato, referente del programma Housing della Compagnia – I progetti erano 111 e ne sono stati selezionati 20: quello presentato dalla Kaninchen-Haus di Coniglio ha ottenuto il punteggio migliore. Alcuni condomini sono contrari? Noi non partecipiamo attivamente, ma monitoriamo con attenzione che i fondi vengano utilizzati al meglio. Anche perché si tratta del primo esperimento di museo-condominio a livello internazionale”.

L’articolo è stato modificato a 24 ore dalla sua originaria pubblicazione su richiesta di precisazione da parte di Brice Coniglio, che ha fornito il documento della delibera dell’assemblea di condominio che in data 4 aprile 2016 approvava il progetto “viadellafucina16”.

FEDERICO PARODI